lunedì 6 giugno 2011

REFERENDUM 12/13GIUGNO, la battaglia del quorum sul Garda

Il 12/13 Giugno si terranno importanti consultazioni referendarie che vedranno i cittadini misurarsi su tre temi: acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Come sappiamo tutti la prima grande battaglia è quella del quorum, quindi diventa un obbiettivo primario per i “comitati del si” attivare sul territorio iniziative informative.

Leggendo notizie su giornali e su facebook che riportano spostamenti all’ultimo minuto di banchetti o dinieghi per l’utilizzo di sale pubbliche, viene da domandarsi se alcuni politici piuttosto che impegnarsi in “comitati per il no”, preferiscano utilizzare le posizioni di amministratori per boicottare queste iniziative.

Prima viene negata per più volte la biblioteca di Lonato chiesta per tenere dei dibattiti sui temi referendari, segue Pozzolengo dove il banchetto viene si autrizzato, ma in una via secondaria, poi a Gardone Riviera dove a precisa autorizzazione rilasciata dal Sindaco viene chiesto all’ultimo minuto di spostare il banchetto in una piazza lontana dalla manifestazione turistica in corso. In quest’ultimo caso il Sindaco Cipani si premura di emanare un comunicato stampa dove sottolinea la neutralità del provvedimento, ma proprio per quanto detto sopra in merito al quorum, questa neutralità sembra secondo noi solo di facciata. Inoltre ci si chiede perchè è stata fatta retromarcia, visto che sembra chiaro che per l’amministrazione il confronto politico in piazza sia qualcosa di inetto da relagare lontano da manifestazioni pubbliche di carattere turistico-culturale. Come se non si siano mai visti i banchetti della lega nord nei mercati comunali.

Troppi episodi quindi, diffusi sul territorio gardesano, per non leggere una strategia oscurantista da parte della destra che evidentemente ha paura di questi referendum. Per cui se è vero che la Destra Gardesana non vuole essere vista come “nemico persecutore” e denuncia il basso livello del dibattito politico, così come ricordato nel comunicato del Sindaco di Gardone, si misuri sul campo aprendo “comitati per il no” e battendosi insieme al fine di raggiungere il quorum, anche per dare un senso ai milioni di euro, soldi di tutti noi, che verranno spesi il 12/13 giugno dopo la decisione del Ministro Maroni di non accorpare referendum e ballottaggi, ennesimo esempio di quanto detto.

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