domenica 5 giugno 2011

DESENZANO: piano di governo del territorio, questo sconosciuto

L’Amministrazione comunale di Desenzano del Garda afferma di voler portare in adozione il Piano di governo del territorio, dopo quattro anni dal suo insediamento. Il 2 maggio la giunta comunale ha preso atto della seconda bozza del Piano di Governo del Territorio, consegnata dai progettisti! Il materiale depositato è ancora parziale, mancano le norme del Documento di Piano; il Piano delle regole ed il Piano dei servizi sono solo parzialmente evocati dai contenuti delle tavole. Difficile immaginare che l’amministrazione possa impostare un percorso di condivisione e discussione - come meriterebbe un tale strumento - se si vuole andare ad adozione entro la scadenza indicata dalla Regione Lombardia, il 30 settembre prossimo. Dal materiale a disposizione si possono quindi trarre solo alcune informazioni.


La prima: gli abitanti stimati dalle trasformazioni territoriali interne ed esterne alla città consolidata sono 3500, aggiuntivi rispetto a quelli previsti dall’attuazione del PRG vigente.

Questa cifra si ottiene con un parametro di 175 metri cubi per abitante negli ambiti esterni. Se si utilizzasse il più comune parametro di 150 metri cubi per abitante, la cifra aumenterebbe ancora di oltre 200 unità. Inoltre non sono conteggiati gli abitanti aggiuntivi che potrebbero insediarsi a seguito di recuperi o incrementi volumetrici nelle zone residenziali consolidate.

La crescita prevista dal PGT è quindi quasi doppia di quella prevista dal PRG, approvato nel 2006 e non ancora del tutto completato (la valutazione ambientale strategica lo dichiara completato al 78%).


Un secondo elemento sono le scelte dei grandi poli di trasformazione residenziale.

I tre più grandi sono: quello delle Grezze (ATR/PII 2), quello della Cremaschina/Maiolo di sotto (ATR/PII 6 e AT5) e quello delle Tassere (ATR/PII 4). In essi si concentra quasi il 23% delle nuove residenze, in tre ambiti molto decentrati rispetto ai centri principali ed ai relativi servizi!

Inoltre si tratti di ambiti che l’Amministrazione vuole approvare PRIMA dell’adozione del PGT, con l’adozione di due di questi nella seduta del 30 maggio 2011.

Si tratta di un’operazione metodologicamente sbagliata: anticipare l’adozione delle previsioni più rilevanti del piano prima del piano significa astrarle da un contesto più ampio di regole generali, intaccare aree agricole spacciando per “intercluse” aree che non lo sono, eludere l’obbligatoria dinamica partecipativa che la Legge 12 del 2005 impone prima dell’adozione del PGT!


Un terzo elemento sono le trasformazioni non residenziali, in particolare il vastissimo ambito dove è prevista l’applicazione dello Sportello unico per le attività produttive, nella fattispecie terziarie e ricettive, su una superficie di 85.000 metri quadrati a Monte Alto. L’esito sarà definito solo con l’approvazione dello strumento attuativo per cui si può solo immaginare cosa sorgerà (la tavola da indicazioni molto di massima).


Un quarto elemento è costituito da alcune altre previsioni importanti, che però rimangono sotto traccia, in quanto la documentazione illustra soprattutto le scelte di trasformazioni fuori dal perimetro del tessuto urbano consolidato.

Mi riferisco all’area a lago dove è previsto uno “sportello unico” per destinazione alberghiera di oltre 8000 metri quadrati di superficie, su viale Motta, accanto all’Idroscalo; ai previsti ampliamenti dei porti di Desenzano de Rivoltella, alla riduzione della superficie del Piano per edilizia economico popolare della Cremasca. La Valutazione Ambientale Strategica non merita grandi commenti. Tuttavia un’indicazione ne emerge: l’ambito di trasformazione delle Grezze, quello che dovrebbe consentire la realizzazione di una nuova scuola (in posizione non idonea), è di gran lunga il più impattante di tutti quelli contenuti nel PGT (in una scala da 1 a 13 vale 13!). Il Piano territoriale regionale e il Piano di Indirizzo forestale prevedono infatti forti tutele nelle aree tra la ferrovia e la tangenziale: ad esempio aree di ricostituzione ambientale, un contorno di boschi e parchi urbani e periurbani ad arginare l’insediamento esistente.

In sintesi, con la documentazione finora disponibile, si ricostruiscono solo le scelte più grandi che l’Amministrazione sta anticipando con i Programmi Integrati di Intervento e rimangono ancora oscure, forse perché non sono ben definite, molte altre scelte.


Sarebbe tempo di iniziare un confronto aperto su tutte le scelte del PGT!

Tuttavia non si coglie nessuna volontà di arrestare l’utilizzo di nuove aree per spingere decisamente verso il recupero dell’esistente. Anzi si giustifica anacronisticamente la crescita delle aree residenziali con la previsione della continuità della crescita demografica, in contrasto con le prescrizioni degli strumenti di pianificazione sovra comunale (dal Piano paesistico regionale al Piano provinciale), i quali disegnano uno scenario di sviluppo e di vincoli per il territorio dei laghi insubrici che è chiaramente legato alla promozione dei valori territoriali e ambientali.



Prof. Ing. Maurizio Tira
Consigliere comunale “Lista Pienazza” – Desenzano del Garda

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