giovedì 10 febbraio 2011

Nasce in Valtenesi un grande parco per tre Comuni

Inizia a concretizzarsi il Parco sovracomunale della Valtenesi, il cosiddetto «Plis», che coinvolge Manerba, Moniga e Padenghe. Il progetto era stato presentato in Provincia a novembre. E la settimana scorsa i rappresentanti dei tre Comuni si sono incontrati con l'assessore provinciale all'ambiente Stefano Dotti per avviare un tavolo tecnico che porterà nell'interesse di tutti alla conservazione del paesaggio. L'input politico c'è stato con l'elezione dei nuovi sindaci nel giugno 2009, a Manerba di Paolo Simoni e a Padenghe di Patrizia Avanzini, con cui Gabriele Lovisetto del Comitato per il Parco delle Colline Moreniche ha iniziato a parlarne coinvolgendo anche Lorella Lavo sindaco di Moniga.

I TRE SINDACI hanno accettato di comune accordo di istituire un Plis che valorizzi aree di pregio naturalistico, paesaggistico e agronomico. Il tavolo tecnico relazionerà sulle delimitazioni delle aree, che di fatto comporranno un mosaico: zone umide, agricole, paesaggistiche, ricche di fauna, con flora rara, architettonico-monumentale. Sarà anche un contributo di valore alla proposta di legge regionale per la realizzazione del Parco delle coline moreniche, depositata nel novembre 2008. A Padenghe, per esempio, ci sono l'area della risorgiva del Vaso Rì e la zona umida delle Balosse. A Manerba l'area del Serlino, destinata a parco. Per la prima volta tre Comuni, già parte dell'Unione dei Comuni della Valtenesi, si mettono d'accordo per un'azione congiunta di salvaguardia di un territorio prezioso e minacciato. Questo è sotto gli occhi di tutti. “È un evento molto importantissimo in un'area deturpata come la Valtenesi – commenta Lovisetto -, tre Comuni colgono l'occasione di fare un'azione comune di tutela ambientale e spero possano seguire l'esempio anche i paesi vicini come Polpenazze, Soiano, San Felice e Puegnago».
Il Plis della Valtenesi si aggiungerà al quello del Monte Corno di Desenzano, ai cannetti della Sermana a Peschiera, alla riserva naturale di Castellaro Lagusello e al Parco archeologico naturalistico della Rocca di Manerba.
 
(fonte bresciaoggi.it - E.GR.)

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