lunedì 28 febbraio 2011

Affondo di Berlusconi sulla scuola statale

Berlusconi, con le sue parole offensive nei confronti degli insegnanti della scuola statale ha mostrato ancora una volta di non essere degno del ruolo che ricopre. Disconoscere e prendere le distanze dalla scuola statale accusando gli insegnanti di inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori, è grave e intollerabile soprattutto se proviene da chi rappresenta lo Stato e le istituzioni. Quanto affermato dal Premier dimostra una sua distorta concezione dell’insegnamento che non è indottrinamento , ma sviluppo di competenze e promozione di pensiero critico.
Con le sue affermazioni Berlusconi offende i lavoratori della scuola statale che quotidianamente , in situazioni sempre più difficili grazie ai tagli operati da questo Governo e sottopagati, si impegnano per l’educazione e l’istruzione delle giovani generazioni e offende tutte le famiglie ( il 93%) che alla scuola statale affidano i loro figli. Il disegno della destra , per altro chiaro fin dall’inizio, è venuto allo scoperto: tagli al sistema statale che viene messo in ginocchio e fondi e plausi alle scuole private!
Distruzione della scuola statale dove l’apprendimento è garantito a tutti , a favore di una scuola privata per diffondere un pensiero unico e omologato. Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere , diceva Pietro Calamandrei, forse è proprio questo miracolo che si vuole evitare!

Rosa Leso, responsabile scuola Partito Democratico bresciano

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