martedì 27 marzo 2012

Navigarda, i tagli mettono a rischio il servizio. I lavoratori chiedono aiuto ai parlamentari bresciani

Viviana Beccalossi, Mariastella Gelmini, Adriano Paroli, Giuseppe Romele, Stefano Saglia, Paolo Corsini, Pierangelo Ferrari, Guido Galperti, Daniele Molgora, Raffaele Volpi, Sandro Mazzatorta, Davide Caparini, Chiara Moroni e Giampiero De Toni. Sono i parlamentari bresciani ai quali Cgil Cisl Uil e le rispettive categorie del settore trasporti hanno inviato un appello per il futuro di Navigarda, colpita quest´anno da tagli e aggravi impositivi che hanno ridotto di circa il 70% le risorse rispetto al 2011, con conseguenze che saranno pesantissime per il servizio e preoccupanti per l´occupazione.
Con l’inizio di aprile Navigarda adotterà l´orario primaverile con un 20% di fermate in meno rispetto all´anno scorso, e senza prospettive per la riassunzione dei circa 40 lavoratori stagionali in lista d´attesa.
Su un fondo per l´esercizio che nel 2011 era di 26 milioni in totale per i tre laghi della gestione governativa (Garda, Como e Maggiore), quest´anno bisogna sottrarre 13 milioni di tagli e 5 milioni di Iva.

Ai parlamentari i sindacati chiedono di puntare all’esenzione dalle accise, ad un provvedimento ministeriale che autorizzi un servizio uguale a quello del 2011 e ad una modifica della legge che permetta che gli avanzi di gestione restino nelle disponibilità dell´ente

Fonte: www.cislbrescia.it

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