giovedì 17 giugno 2010

il PDGARDA per i referendum sull'acqua

I Circoli del Garda del Partito Democratico sono impegnati nella raccolta delle firme per i referendum contro la privatizzazione dell’acqua.


Già all’indomani dell’approvazione del Decreto Ronchi, che intende sottrarre alle Comunità Locali, e quindi ai cittadini, il bene primario per eccellenza, l’acqua, i Circoli del Garda del Partito Democratico erano scesi in campo per sensibilizzare le comunità locali e sollecitare i propri rappresentanti nelle Istituzioni comunali per una presa di posizione pubblica a difesa di un proprio bene primario, che non può essere trasformato in una merce, su cui effettuare guadagni, in particolare sulle spalle delle famiglie meno abbienti.


E’ stata presentata in quasi tutti i Comuni del Garda bresciano una mozione volta a difendere le prerogative degli Enti Locali e di conseguenza il diritto dei cittadini a disporre dell’acqua come bene pubblico inalienabile.

Una difesa, allo stesso tempo, delle prerogative dei Comuni, cui viene imposto dall’alto l’obbligo di coinvolgere i privati nella gestione dell’acqua. Questo in palese contraddizione, come già in tema di I.C.I. e di “Piano casa”, del tanto sbandierato federalismo da parte della Lega. Ove la gestione è in mano ai privati, il cui obbiettivo è il profitto, le bollette sono più salate, con oneri per gli investimenti comunque a carico degli Enti Locali.


La mozione è stata approvata pressoché all’unanimità nei Comuni di Moniga del Garda e Padenghe; in quest’ultimo Comune il Consiglio ha già inoltre provveduto ad integrare il proprio Statuto, inserendovi il principio della tutela dell’acqua, quale bene vitale inalienabile.

In altri Comuni, con evidenti contraddizione, amministratori di centrodestra e Lega, a parole federalisti in periferia, ma strettamente allineati al Governo centralista di cui fanno parte, non hanno avuto il coraggio politico di prendere le distanze da un provvedimento iniquo del Governo, venendo meno con ciò al dovere primario di difendere un bene proprio e dei propri cittadini. A Sirmione arriviamo al paradosso del Sindaco (PDL) che si professa per l'acqua pubblica, mentre il vicesindaco Wilde (LEGA) dichiara in consiglio alla domanda: "Allora alla fine siete favorevoli alla privatizzazione? ASSESSORE WILDE: Ma ci mancherebbe altro, liberalizzazione e privatizzazione"


Nel caso del Garda è stata inoltre sollecitata maggiore trasparenza nella gestione della “S.p.A. Gardauno”, per garantire un controllo effettivo ai Comuni e agli utenti del servizio idrico integrato e un impegno più marcato negli investimenti per la separazione delle acque bianche dalle nere, punto decisivo per la qualità delle acque del Garda, sempre più usate anche per usi domestici.


Anche per questa ragione diviene tanto più importante l’impegno dei Circoli del PD gardesano che, in stretta collaborazione con varie Associazioni locali, hanno intensificato l’impegno per la raccolta delle firme necessarie alla richiesta dei referendum abrogativi del decreto del Governo, proposti dai Comitati per la difesa dell’acqua come bene pubblico.Qualche migliaio le firme già raccolte anche nei paesi del Garda bresciano, grazie al generale interesse suscitato tra la gente comune, che ha ben colto il profondo significato di una battaglia in difesa dell’acqua come bene pubblico.


La raccolta delle firme continuerà per tutto il mese di giugno ai banchetti organizzati.

Ricordiamo che è possibile firmare anche presso gli Uffici anagrafe dei rispettivi Comuni di residenza.



Coordinamento Circoli del Garda del Partito Democratico

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